Respeaking e stenotipia spiegati: due tecniche a confronto

Respeaking e stenotipia sono due diverse modalità di produzione (in larga misura, ma non solo) di sottotitoli in tempo reale; la prima si basa su una apposita tastiera per stenotipia, la seconda sul riconoscimento del parlato. In quest’ultimo caso, il professionista (o respeaker) detta il testo ad un apposito software “voice-dependent” tarato e addestrato sulla sua. Il software trasforma quanto dettato in un testo scritto.

Quando respeaking e stenotipia vengono applicati alla sottotitolazione, il lavoro non consiste in una trascrizione pedissequa dell’originale. Per poter effettuare un lavoro di sottotitolazione in tempo reale efficace, infatti, il professionista (stenotipista o respeaker) sa comprendere e interpretare quanto ascolta, è in grado di inserire in tempo reale la punteggiatura e, ove necessario, modifica sintatticamente la frase originale allo scopo di garantirne la fruibilità e l’accessibilità.

Malgrado la tecnologia abbia fatto notevoli passi in avanti, nessun software di trascrizione automatica speaker independent è in grado di effettuare con efficacia un’operazione di questo tipo; pertanto, un servizio di stenotipia o respeaking con operatore professionista resta ancora la migliore opzione per garantire l’accessibilità di un evento.

Entrambe le tecniche, oggi mature al punto da garantire risultati assimilabili per risultato, possono essere applicate sia in presenza, sia da remoto, attraverso semplicissime soluzioni tecniche e tecnologiche che negli anni hanno consentito un notevole abbattimento dei costi.

Tuttavia, la natura stessa dei due servizi può richiedere allestimenti tecnici diversi, se effettuati in presenza e non da remoto. Per conoscere la soluzione migliore per il tuo evento o per una consulenza, contattaci!